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ARTICOLO TRATTO  DA "IL CITTADINO" DELL' 11/02/2011 - Muore l’Angelo della Croce bianca: «Era un volontario sempre presente»
 

Graffignanan Grilli è scomparso a 43 anni per un diabete trascurato
Muore l’Angelo della Croce bianca: «Era un volontario sempre presente»
 


Graffignana Una morte improvvisa, che ha lasciato la comunità nello sgomento. Angelo Grilli, 43 anni, da dieci volontario della Croce bianca di Sant’Angelo, è morto sabato scorso, all’ospedale di Lodi, dopo essere stato rianimato per un’ora e mezza. Non c’è stato niente da fare. Difficile capire che cosa gli sia successo esattamente anche in assenza di autopsia che i genitori hanno preferito evitare. Sabato pomeriggio, dopo un periodo di malessere generale, dimagrimento e gola sempre secca, ha avuto un dolore allo stomaco più fastidioso del solito. Così, tra le 14 e le 14.30, si è rivolto alla guardia medica: dopo averlo visitato a domicilio, il dottore, secondo la prima ricostruzione, gli avrebbe consigliato delle gocce, dicendo che se il dolore persisteva avrebbe dovuto rivolgersi all’ospedale. Il dolore, infatti, è continuato, così un amico ha accompagnato Grilli al punto di primo intervento di Sant’Angelo, intorno alle 17. L’elettrocardiogramma non era preoccupante, ma la situazione generale è parsa subito importante, tanto che l’ambulanza ha deciso di trasportarlo al pronto soccorso di Lodi, in codice giallo. In ambulanza la glicemia gli è schizzata a 500 e il respiro era faticoso, tanto da costringere gli operatori a trattarlo con l’ossigeno. In ospedale la situazione è precipitata ulteriormente: il tempo di fargli gli esami e il paziente è stato colto da un arresto cardiaco. Ripreso e portato in rianimazione, però, ha avuto un secondo episodio, dal quale non è più riuscito a riprendersi. «Grilli era una persona speciale - ricorda il suo amico e volontario della Bianca Paolo Olivari -. Faceva l’operaio alla Knoll, era simpatico a tutti, un appassionato di natura, caccia e pesca. Accompagnava sempre i suoi genitori con i quali viveva, a destra e sinistra. Sono amareggiato. Avrebbe dovuto darci il cambio in croce, la sera, alle 20. La morte è giunta in barba ai soccorsi prestati, era un volontario sempre presente e ci mancherà». Olivari l’aveva accompagnato in ambulanza da Sant’Angelo a Lodi. «Ultimamente Angelo soffriva anche di problemi alla schiena - racconta l’amico -; forse ha sottovalutato gli altri sintomi che aveva, non so neanche se si sia fatto visitare dal suo medico di famiglia. Dopo averlo accompagnato al pronto soccorso, gli ho dato una carezza: sua mamma non c’era, gliel’ho data io. Poi sono venuto a prendere un altro ammalato sempre di Graffignana. Quando sono tornato, un’ora dopo, non c’era più. Di solito uno muore per infarto, per leucemia; forse era talmente grave che non ce l’ha fatta». «Secondo la ricostruzione fatta in Pronto soccorso - racconta il primario Pierdante Piccioni - il paziente è stato colpito da shock settico da acidosi metabolica grave. In pratica aveva un diabete grave, all’ultimo stadio, che è stato trascurato e che Grilli non sapeva di avere. Il paziente ha spiegato di essere dimagrito, di aver sempre sete e bisogno di fare la pipì, sintomi tipici del diabete. Il 43enne ha avuto un’aritmia ed è andato in tachicardia ventricolare. I dati degli esami, infatti, eseguiti a Sant’Angelo, escludevano che avesse un infarto in corso. Ha avuto un primo arresto in pronto soccorso, si è ripreso ed è stato trasferito in rianimazione, dove ha avuto un secondo arresto che gli è stato fatale». La famiglia è molto conosciuta in città e la morte di Grilli ha scosso tutta la comunità. Olivari ha pubblicato anche una nota sul suo profilo di Facebook. «Possa il latore dell’Amore donarti un posto privilegiato tra gli angeli lassù - scrive il volontario -, magari con la mansione d’autista della guardia medica celeste. Siamo certi che saresti incredibilmente simpatico a tutti quanti. Un angelo tra gli angeli».Cri. Ver.

 

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